Secondo Bowlby l’attaccamento è parte integrante del comportamento umano dalla culla alla morte.
Le modalità di accudimento, la capacità di riconoscere i bisogni di conforto e aiuto, la prontezza nel rispondervi adeguatamente o, al contrario, cure carenti, distorte, assenti o separazioni frequenti influiranno sulle future relazioni, poiché creeranno degli schemi cognitivi, i MOI (Modelli Operativi Interni) basati su previsioni relative a come reagirà il caregiver ai propri bisogni di conforto. I bambini impareranno ad utilizzare uno stile di interazione più adeguato possibile al «maternage» offerto loro, non sempre adeguato. I MOI sono dunque delle rappresentazioni mentali di sé e della figura di attaccamento, basati sui modelli ripetuti di esperienze relazionali con il caregiver. Essi avranno una grande influenza anche sulle relazioni future, in età adulta.
Mary Ainsworth ideò la Strange Situation ossia uno strumento d’indagine per comprendere gli stili di attaccamento: 20 minuti di interazione osservata del bambino con la madre, alla separazione da essa e in presenza dell’estraneo.
Dalla teoria di Bowlby e dalle esperienze della Strange Situation, sono stati identificati quattro stili di attaccamento:
Stile sicuro: il Bambino si fida e affida al Caregiver (md) anche nel pericolo, si sente libero di esplorare l’ambiente, è convinto di essere sostenuto e amato da una figura evidentemente sensibile alle sue richieste, può sopportare anche il distacco da essa, non teme di venire abbandonato, ha fiducia nelle proprie e altrui capacità. Da Adulto riuscirà a conservare una buona fiducia in Sé e nell’altro, ad affidarsi e chiedere aiuto, se necessario, ad esplorare e muoversi nel mondo e nelle varie esperienze (familiari o nuove) serenamente.