È importante parlare della morte al/alla bimbo/a, in termini adeguati e senza quei dettagli “crudi" che non aggiungano altre informazioni importanti, per poi concedergli di decidere se partecipare o meno ai riti funebri, parlando di cosa accadrà e permettendogli, se lo vorrà, di osservare l’espressione dei sentimenti per il lutto da parte degli adulti. In tal modo avrà l'opportunità di condividere le proprie emozioni, evitandogli di soffrire solitariamente o di non comprendere i fatti e i sentimenti legati all'evento.
I bimbi spesso sentono che di alcune cose non si può chiedere all’adulto e finiscono per non farlo, nonostante abbiano bisogno di chiarire cosa vedono, leggere emozioni e comportamenti. Può capitare che per paura di arrecare dolore al genitore, evitino accuratamente di farsi vedere tristi e al contrario assumano atteggiamenti e comportamenti che “distraggano” la persona sentita come troppo addolorata per la perdita, e nel tentativo di proteggerla, potrebbero persino manifestare dei sintomi che catalizzerebbero l’attenzione su di lui/lei, spostando il focus di chi amano, per non farlo/la soffrire. Avere un dialogo aperto con loro su tali tematiche li aiuterà a dare senso a ciò che sentono senza reprimersi o spaventarsi delle proprie emozioni, e della possibilità che la sofferenza non sia “pericolosa” e da evitare ad ogni costo. Hanno bisogno che l’adulto la accolga, dando loro il diritto di esserci.
I bimbi manifestano reazioni discontinue, alternando crisi di rabbia e pianto a indifferenza e ripresa delle proprie attività, come se nulla fosse, potrebbero manifestare molte reazioni somatiche, o episodi di enuresi, ma se sentiranno di potersi affidare e appoggiare ad una base sicura rappresentata dai genitori o da adulti significativi, pian piano attraverseranno le fasi dell’elaborazione del lutto e, come i grandi, riusciranno a trovare dentro di sé uno spazio emotivo in cui conservare la memoria della persona perduta.