Cambiare o non cambiare...

Durante il ciclo della vita, si affrontano vari cambiamenti, tante cose si modificano intorno e dentro di noi e bisogna adattarsi alle novità. Gli stessi passaggi da una fase all’altra della nostra crescita, dall’infanzia all’adolescenza, all’età adulta fino alla terza età, ci portano a lasciare alcune cose nel passato e a trovarne delle nuove nel presente, con cui vivere e costruire qualcosa per il tempo che verrà. Mentre ad alcuni eventi “normativi” si è più o meno preparati, ontologicamente e socialmente, alcune esperienze destabilizzano molto e pongono davanti a delle scelte difficili. Per molto tempo nella vita abbiamo utilizzato le modalità relazionali apprese per somiglianza o contrasto con ciò che si è “respirato” nella famiglia d’origine, ci siamo trovati ad “interpretare” ruoli e a svolgere funzioni all’interno del nostro nucleo familiare che, forse, ora non sono più adatti, non sono funzionali alla nostra serenità. Rendersi conto che alcune relazioni, situazioni, idee o ideali a cui ci si aggrappa ostinatamente non danno i frutti sperati, è già un passo avanti verso un possibile cambiamento.
“Voltare pagina” presuppone che ci si dia l’opportunità di accogliere le proprie sensazioni ed emozioni, di seguirle e, anche se a fatica, di compiere delle scelte. “Lasciar andare” ciò che è familiare poiché non ci rende più felici è spesso un salto nell’ignoto, ma forse, solo in questo modo, potremo concederci un’opportunità di rinascita altrimenti impossibile. La Rigogliosità della primavera non sarebbe stata possibile se l’autunno, a suo tempo, non avesse lasciato andare le sue foglie e se la Natura non si fosse concessa una pausa per riprendere forza e permettersi, coi propri tempi, un simile risveglio. Riflettiamo insieme su quali difficoltà si possano incontrare nel Cambiamento e troviamo nuove strade per accoglierlo.